Pare che per le aziende la formazione dei propri dipendenti venga considerato un costo che di conseguenza va tenuto basso. È proprio così? Vediamo cosa ci dicono i dati:

I dati ci dicono che il tempo medio delle ore di lavoro complessive dedicato alla formazione continua è dello 0,8%. La quota scende a 0,6% per le medie imprese e sale all’1% per le grandi aziende. In generale si può dire che di formazione se ne fa troppo poco. A maggior ragione se si considera che la competitività dell’azienda passa attraverso le competenze delle collaboratrici e collaboratori. Permettetemi però di fare un distinguo. Diciamoci la verità, lo sappiamo tutti che la formazione non è mai abbastanza. Sappiamo tutti che in momenti di difficoltà, un’azienda prima di spendere (investire) per la formazione, ci pensa due volte (si fa per dire) e se lo fa, l’investimento primario serve a migliorare le competenze tecniche. Mi sento di rivolgere un appello a tutti coloro i quali hanno la possibilità di decidere se e quanto spendere per la formazione: il vero valore della conoscenza non è il sapere in sé ma avere la capacità di trasformarla e declinarla nel sistema aziendale. Questo processo di trasformazione in valore e produttività passa quasi sempre dal management. E si, ancora una volta sono loro (i capi) che con la loro capacità di organizzare e di comunicare trasmettono ai loro team l’entusiasmo e il senso di appartenenza che fa la differenza nel gioco di squadra e fa si che l’azienda abbia successo. Possiamo girarci in torno quanto vogliamo ma come dicevo nell’articolo precedente, sapere e saper fare senza il saper essere non è più sufficiente.

Ancora una volta, può sembrare banale, mi rendo conto, ma investire nelle competenze dei capi nella capacità di comunicare e di conduzione valorizzante, genera i migliori presupposti per ottenere ottimi risultati!

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