In qualità di HR Manager e Coach ho avuto modo di incontrare e consigliare molti Manager e responsabili in particolare …….
….per questioni legate alla gestione del personale, quindi in un contesto umano, fatto di relazioni ed emozioni. Ho avuto modo di comprendere che anche il Manager, uomo o donna che sia, è un essere umano e quindi risponde alle stesse esigenze di base di ogni persona a questo mondo; il bisogno di amare e di essere amati, il senso di appartenenza, il sentirsi parte di un progetto importante ed infine la condivisione, il bisogno primario di condividere con gli altri, gioie, dolori, sfide e opportunità.
Detto questo, la realtà purtroppo è un’altra. Il Manager è sempre più solo. Spesso è la persona alla quale si portano i problemi da risolvere o le “gabole” interpersonali dei collaboratori del team. Il Manager molte volte viene osteggiato anziché compreso e appoggiato. Di conseguenza si isola e non avendo nessuno con cui “spartire” la questione, si chiude in sé stesso e risulta ostile agli altri.
Proviamo a cambiare prospettiva. Cosa serve al Manager per uscire da questa morsa o meglio cosa può aiutarlo a non entrarci? Il Coach è una persona, neutra, che non mette in discussione né il ruolo né l’autorità del Manager. È un professionista che si mette a disposizione del Manager e gli fa da “Sparringpartner”. Il suo ruolo: sostenere ed affiancare in modo neutrale e disinteressato il Manager nella sua funzione e aiutarlo attraverso domande stimolanti a trovare le soluzioni adeguate.
Perché non provare?
www.carlomartines.ch/coaching
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